Didattica - Anali al suolo:interpretazione |
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Interpretazione delle carte di analisi al suolo. Le carte di analisi al suolo rappresentano il punto di partenza fondamentale per coloro che intendono capire come "funziona" il tempo. Per poter fare una buona prognosi, bisogna aver fatto una buona diagnosi!
Qual è il dato più importante, in una carta d'analisi?
Tra le figure bariche caratteristiche della presente analisi, va incluso obbligatoriamente l'anticiclone posto a ovest della Spagna, in pieno Atlantico. Si tratta, infatti, del famoso anticiclone delle Azzorre, che estende il suo manto protettivo sull'Iberia e sull'Africa nord-occidentale.
Tocca ora passare all'individuazione dei fronti disegnati sulla cartina. In particolare, converrà volgere la propria attenzione verso quei sistemi che sembrano approssimarsi all'area geografica sotto esame. Nel nostro caso, possiamo constatare la presenza di un vasto sistema frontale centrato sul minimo depressionario posto a nord-est delle Isole Britanniche (1). Un esteso fronte freddo (2) è ormai alle porte dell'arco alpino occidentale. Un fronte caldo (3), invece, tende ad allontanarsi verso est. Al seguito del fronte freddo, affluisce aria fredda. Il movimento del fronte freddo è indicato dal lato verso cui sono rivolti i vertici dei triangolini. Un aspetto interessante del sopraggiungere di aria fredda, è segnalato dalla curvatura delle isobare in prossimità del fronte. Si nota che, infatti, subito dopo il passaggio del fronte, la pressione tende temporaneamente ad aumentare formando un promontorio mobile (evidenziato con tratteggio verde, sulla carta). Un osservatore di Lione (Francia), armato del suo barometro potrebbe verificare subito il passaggio del fronte prendendo nota del rapido aumento della pressione (oltre che della netta diminuzione della temperatura dell'aria).
Bene. Vedete voi stessi che adesso la carta di analisi ci appare molto più familiare, in quanto conosciamo la posizione dei principali sistemi barici, l'andamento delle isobare, la dislocazione dei fronti con il tipo di aria che sta per affluire verso la penisola italiana. Ma quali altre considerazioni possono arricchire la nostra conoscenza del tempo in atto ? Mentre sarà compito del corso avanzato definire in profondità ulteriori concetti prognostici, possiamo tuttavia da subito cogliere ancora qualche altro elemento di "base".
Possiamo, ad esempio, fare una valutazione di massima, ossia qualitativa, sia sul verso di circolazione delle masse d'aria, sia sulle zone dove il vento soffia più intensamente. Per far ciò, ci faremo aiutare dalle nozioni generali sul movimento dell'aria intorno ai centri barici e dal concetto di gradiente barico, ovvero osservando quelle aree in cui le isobare si presentano più o meno ravvicinate.
In quali aree il vento soffierà più intensamente ? Avendo presente che l'intensità del vento è in relazione al gradiente barico, punteremo la nostra attenzione su quelle zone in cui le isobare si presentano particolarmente ravvicinate. Nella carta in questione, tale situazione si trova associata particolarmente al minimo depressionario posto a nord-est della Gran Bretagna. Tutt'intorno al centro di bassa pressione, i venti saranno intensi e in rapida rotazione dopo il passaggio del minimo stesso. Ipotizzando un movimento del minimo verso la Scozia, potremo facilmente prevedere che il vento, proveniente da sud-ovest, tenderà prima a disporsi da ovest per poi ad assumere una decisa direzione da nord-ovest. L'allontanamento definitivo della depressione sarà evidenziato da un'attenuazione della velocità del vento (già manifestato dall'allascamento delle isobare nella parte occidentale del minimo).
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