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Le masse d'aria si possono definire come porzioni di aria trasportate dai venti predominanti. Si possono classificare in base alla loro provenienza: dalle latitudini settentrionali giungono masse più fredde (aria artica ed aria polare) e dalle latitudini meridionali arrivano quelle più calde (aria tropicale).
Un'ulteriore differenziazione si basa sul tipo di superficie terrestre sorvolata: se è un oceano la massa d'aria viene definita marittima, se è un continente è detta continentale.
In figura sono raffigurate le zone di origine delle masse di aria che interessano l'Europa e soprattutto il Mar Mediterraneo:
Aria Artica Le incursioni di aria artica sono esclusive dei mesi invernali. La loro temperatura estremamente bassa non consente all'umidità di assumere valori elevati.
mAK (maritime artic cold): massa d'aria Artica marittima proveniente dalla Groenlandia e dalle Isole Svalbard. Giunge nel bacino del Mediterraneo da nord-ovest sfruttando uno scivolo barico: alta pressione sull'Atlantico settentrionale e depressione sulla Francia. La sua irruzione provoca violenti venti di Mistral nella Valle del Rodano e nel Golfo del Leone con associati rovesci temporaleschi sul Mediterraneo occidentale generati da cumuli, cumulonembi, altocumuli e cirrocumuli. Il contrasto termico con la superficie del Mar Mediterraneo è talmente brusco che sulle Isole Baleari e sul Golfo del Leone si formano delle depressioni secondarie che, nel loro movimento verso est- sudest, si dirigono verso l'Italia.
cAK (continental artic cold): massa d'aria Artica continentale proveniente dalla Russia settentrionale e dal Mare di Barents. Viene canalizzata verso le nostre Regioni dall'enorme anticiclone Russo, esteso d'inverno fino alle coste jugoslave, trovando l'ingresso attraverso la "Porta della Bora". I venti nord-orientali, che spesso la accompagnano, sono molto violenti e concentrati soprattutto nel Golfo di Trieste e sull'alto Adriatico (Bora chiara), trasportando cumuli di bel tempo e stratocumuli ondulati.
Aria Polare Massa di aria che coinvolge soprattutto le Regioni centro-settentrionali italiane durante tutto l'anno. In base al percorso seguito per raggiungere l'Italia viene distinta in:
mPK (maritime polar cold): massa d'aria Polare fredda marittima proveniente dall'Atlantico settentrionale e dalla Penisola del Labrador. Viene convogliata tutto l'anno verso le coste europee e l'Italia in seguito alla formazione di un ampio anticiclone campeggiante sull'Atlantico settentrionale ed una profonda e vasta depressione incastonata tra le Isole Britanniche, la Francia ed il Mediterraneo occidentale. Le corsie preferenziali utilizzate per giungere sino al Mediterraneo sono la Valle del Rodano ed i Pirenei provocando venti forti di Maestrale. Alla sua avanzata si associa spesso, nel Mediterraneo occidentale, la generazione di depressioni che, nel loro movimento verso oriente, provocano un maltempo generalizzato sulle Regioni italiane con i suoi cumuli imponenti e cumulonembi. Molte volte le Alpi costituiscono un valico insormontabile per tale massa d'aria, allora la sua parte più orientale scivola verso est e, richiamata dalla depressione formatasi sul Mar Tirreno, entra attraverso le Alpi Carniche confluendo violentemente sull'alto Adriatico, è la Bora scura. Nei mesi estivi questa massa d'aria fredda non riesce a raggiungere il Mediterraneo a causa della campana protettiva eretta dall'Anticiclone delle Azzorre.
mPW (maritime polar warm): massa d'aria Polare calda marittima proveniente dal Nord Atlantico con latitudine inferiore ai 50°. Tipica della stagione invernale, trova nella Penisola Iberica o la Francia il canale giusto per tuffarsi nel Mediterraneo. Al suo transito si verifica un lieve aumento della temperatura con deboli piogge, provocate da strati e stratocumuli, soprattutto sulle Regioni settentrionali italiane.
cPK (continental polar cold): massa d'aria Polare fredda continentale proveniente dalla Russia continentale. Caratteristica del periodo invernale è originaria delle zone sottomesse all'anticiclone russo. Giunge in Italia quando il fianco occidentale anticiclonico si protrae fino all'Europa centrale ed alla zona balcanica. Sfonda i confini italiani attraverso le Alpi Carniche accompagnata da venti forti da est o nord-est (Bora chiara), trasportando stratocumuli e cumuli di bel tempo scarsi e poco sviluppati.
cPW (continental polar warm): massa d'aria Polare calda marittima proveniente dalle latitudini superiori ai 50° della Russia meridionale e dai Balcani. Caratteristica della stagione estiva, arriva in Italia senza comportare alcun fenomeno di rilievo grazie ai suoi cumuli di bel tempo ed altocumuli lenticolari.
Aria tropicale Massa di aria originata dalle zone dominate dagli anticicloni permanenti che stazionano attorno ai 25° di latitudine nord. In estate può spingersi fino alle alte latitudini, mentre nella stagione invernale oltrepassa di rado il Mediterraneo.
mTW (maritime tropical warm): massa d'aria Tropicale calda marittima proveniente dai Mari subtropicali e dalle Azzorre. Generata tutto l'anno dall'Anticiclone azzorriano, piomba sull'Italia attraverso la Penisola Iberica o il Marocco. Viene richiamata dai centri di bassa pressione posizionati fra le Baleari ed il Golfo del Leone originati in seguito ai precedenti afflussi di aria artica marittima o polare marittima, manifestandosi sotto forma di venti sud occidentali (Libeccio) molto forti. Con il suo arrivo la temperatura e l'umidità tendono ad aumentare, mentre la pressione a diminuire. La visibilità viene ridotta a causa della nebbia e le nubi caratteristiche sono strati, stratocumuli, nembostrati, altostrati ed altocumuli.
cTW (continental tropical warm): massa d'aria Tropicale calda continentale proveniente dall'Africa settentrionale e dall'Asia minore. Giunge tutto l'anno sulle Regioni italiane con forti venti da sud-est (Scirocco). Quando nasce è molto secca, poi, al passaggio sopra il Mediterraneo e a causa della sua elevata temperatura, assorbe enormi quantità di vapore acqueo caricandosi di umidità. È la causa di precipitazioni soprattutto sulle Regioni meridionali italiane poiché, oltre a quelle stratiformi della tropicale marittima, le nubi associate sono anche cumuliformi spesso imponenti. La visibilità è ridotta sia a causa della pioggia sia a causa dei granelli di sabbia trasportati dal deserto.
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